Cooperativa Giancarlo Siani

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Parco archeologico di Ercolano

Parco archeologico di Ercolano

Patrimonio dell’manità dell’Unesco insieme alle rovine di Pompei ed Oplonti il sito archeologico di Ercolano è uno dei luoghi più visitati della Regione Campania. Ritrovata casualmente all’inizio del settecento, gli scavi cominciarono nel 1738 per poi interrompersi e riprendere diverse volte nell’arco degli anni fino al 1927 in cui partì uno scavo sistematico del sito. La Villa dei Papiri contenente sculture in bronzo e in marmo, la raccolta dei papiri ercolanesi, la casa dell’Atrio a mosaico e la casa dei Cervi rappresentano il patrimonio culturale del sito archeologico. Alcuni dei reperti ritrovati durante gli scavi sono esposti al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

Gli scavi di Ercolano assieme a quelli di Pompei pur mostrando città romane dello stesso periodo, presentano delle differenze sostanziali che impongono al turista attento una visita ad entrambe.L’antica Ercolano non è stata completamente dissepolta perché sullo stesso territorio sorge la città nuova, mancano infatti all’appello molti edifici pubblici, ma i dettagli sono molto meglio conservati di quelli di Pompei. Infatti la cittadina di Ercolano fu sepolta da una nube ardente, che i geologi chiamano nube piroclastica, la cui temperatura superava di molto i 100° e che trascinava anche frammenti di rocce vulcaniche e pomice ridotti a forma liquida. Raffreddandosi, queste polveri assunsero l’aspetto di una fanghiglia capace di insinuarsi e penetrare in ogni interstizio,impedendo la decomposizione di materiali come legno e stoffa che erano stati carbonizzati ma non distrutti dall’improvviso enorme calore.

Gli oggetti di uso comune si sono così ottimamente conservati al punto di poter vedere una classica bottega di generi alimentari ancora corredata dei supporti in legno dove venivano allocate le anfore, (i contenitori dell’epoca).

Addirittura è stata rinvenuta, nella villa dei Papiri una biblioteca i cui libri sotto forma di papiri pur essendo carbonizzati possono essere, con le tecniche opportune, srotolati e letti, fornendoci un inestimabile patrimonio di conoscenza sulle opere del tempo. Ad Ercolano è facile capire gesti ed usanze dei nostri antenati di 2000 anni fa ma soprattutto è facile immaginare momenti di vita quotidiana e scoprire che in fondo non sono poi così dissimili dai nostri. Gli scavi di Ercolano sono una grande opportunità di conoscenza e la scoperta di sensazioni uniche che ambienti ottimamente conservati possono offrire.

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