Cooperativa Giancarlo Siani

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Pizzo Sano

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Il Dipartimento di Agraria dell’Università di Napoli “Federico II” ha sede nella prestigiosa Reggia di Portici, un edificio voluto da Carlo di Borbone, quando invitato dal principe di Elboeuf Emmanuele Maurizio di Lorena a trascorrere una giornata nel suo palazzo di Portici, si innamorò del luogo e decise di costruirvi una residenza estiva. La direzione dei lavori fu affidata al romano Canevari, e per decorare le sale furono chiamati pittori quali Giuseppe Bonito. Le sculture e le statue del parco, realizzate in marmo di Carrara, sono invece attribuite al Canart. I lavori della Real Villa terminarono nel 1742 e molte delle famiglie aristocratiche del tempo fecero a loro volta costruire ville nei dintorni, creando una singolare concentrazione di palazzi e giardini noti oggi come Ville Vesuviane, patrimonio culturale di grande rilievo. Nel corso degli anni la Villa subì varie modifiche: originariamente ideata su una pianta quadrata venne ampliata nel periodo francese con una intera nuova ala verso il mare ed una orientata verso il Vesuvio. L’edificio è caratterizzato da una superba facciata con ampie terrazze e balaustre. Un ampio vestibolo conduce al piano nobile con uno scenografico scalone lungo il quale si possono ammirare statue provenienti dall’antica Ercolano, da dove provengono anche altri elementi architettonici presenti nella fabbrica. Di particolare rilievo artistico, il “salottino di porcellana” della Regina Maria Amalia, originariamente presso il palazzo, attualmente viene conservato al Museo di Capodimonte di Napoli. Elemento di rilievo del complesso architettonico, il grande parco, caratterizzato da lunghi viali, e strutturato come un giardino all’inglese, originariamente riserva di caccia del Re Borbone e che si estendeva dal mare alle pendici del Vesuvio. La Reggia fu acquistata dall’Amministrazione Provinciale di Napoli nel 1871 con lo specifico e dichiarato intento di destinarla a Scuola Superiore di Agricoltura, la prima per l’Italia meridionale ed insulare, la terza in Italia, preceduta da quelle di Pisa e di Milano dopo (1870). La scuola, di durata triennale, fu legalmente riconosciuta con regio decreto del 14-1-1872, n. 658, l’inaugurazione avvenne il 9-1-1873 e gli iscritti di quell’anno furono esattamente 19. A partire dall’anno accademico 1893-94, la durata dei corsi passò a quattro anni e con l’anno scolastico 1924-25 la scuola, per effetto del decreto n. 2492 del 3-8-1923, assunse il nome di Istituto Superiore Agrario e dipendeva completamente dal Ministero dell’Agricoltura. Con l’anno accademico 1935-36, a seguito del passaggio al M.P.I., l’Istituto assunse l’attuale nome di Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli. A partire dall’a.a. 2013-2014, in ottemperanza alla Legge Gelmini, è stato istituito il Dipartimento di Agraria.

http://www.dipartimentodiagraria.unina.it/

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